Il Rosario,
bussola per la famiglia
Oltre 10 mila
persone hanno pregato ad una sola voce: “O Maria, Madre
della Santa Famiglia e Regina di tutte le famiglie del
mondo: accoglici, perché in Te confidiamo e a Te ci
affidiamo, ora e da ora, per tutto il tempo del nostro umano
pellegrinare”.
Questa
preghiera è la strofa conclusiva dell’Atto di affidamento
delle famiglie a Maria recitata sul sagrato della Basilica
di Pompei dai partecipanti al 1° Pellegrinaggio nazionale
delle Famiglie per la Famiglia, promosso dal Rinnovamento
nello Spirito Santo (RnS) in collaborazione con la Prelatura
Pontificia di Pompei, il Pontificio Consiglio per la
Famiglia, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della
Famiglia della CEI ed i Comuni di Scafati e Pompei.
Genitori,
figli, nonni e nipoti, provenienti da tutta Italia, si sono
ritrovati, infatti, il 20 settembre, per percorrere insieme
tre chilometri e settecento metri, da Scafati a Pompei,
avendo tra le mani al posto della bussola il Rosario.
Prima di
lasciare l’area mercatale di Scafati, punto di raduno, don
Giovanni D’Ercole, conduttore televisivo e capo ufficio
della sezione Affari Generali della Santa Sede, ha fatto da
“padrone di casa” dando la parola ai vari ospiti presenti.
Il presidente
nazionale RnS, Salvatore Martinez, ha spiegato il motivo del
pellegrinaggio: “Noi siamo qui perché non abbiamo smesso
di credere nella forza trasformante della preghiera. Oggi la
famiglia non vuole solo pregare, ma diventare preghiera”.
Don Sergio
Nicolli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale
per la famiglia della CEI, ha sottolineato che oggi in tanti
modi si tenta di delegittimare e di mostrare in negativo la
famiglia, questo pellegrinaggio è l’occasione per dare “un
segnale visibile che sta crescendo nelle nostre Chiese la
convinzione che la famiglia è la risorsa più preziosa per la
crescita della persona, per lo sviluppo della società e per
la missione della Chiesa”.
Mons. Karl
Josef Romer, già segretario del Pontificio Consiglio per la
Famiglia, ha evidenziato che “lo Stato con tutti i suoi
enormi mezzi non ha possibilità di offrire alle famiglie il
più necessario, il più sacro: l’affetto, l’avventura di una
vera fedeltà, la comprensione, l’emozione pura e l’amore. La
famiglia possiede questo tesoro in modo inconfondibile e
incomprensibile. Nella famiglia nasce e si sviluppa la vera
umanità”.
È stato letto
anche il saluto del Card. Ennio Antonelli, presidente del
Pontificio Consiglio per la famiglia: “Che questo
pellegrinaggio aiuti la Chiesa che pellegrina in Italia ad
essere faro e luce per tutti i suoi figli e che questa terra
sia ogni giorno di più terra di Maria”.
Poi è stata
la volta delle varie personalità del mondo dello spettacolo,
dello sport e della politica che hanno portato il loro
saluto e la loro testimonianza, tra questi: l’attrice
Beatrice Fazi, nota al grande pubblico per la serie
televisiva “Un medico in famiglia”; Diego Occhiuzzi, bronzo
a Pechino per la scherma; il sindaco di Scafati, Angelo
Pasqualino Aliberti. Mentre, il sindaco di Pompei, Claudio
D’Alessio, ha atteso i pellegrini nella piazza della sua
città.
Sotto un
caldo sole ed un leggero vento, tra canti, preghiere,
esortazioni e testimonianze, i pellegrini si sono messi in
viaggio verso le ore 16.00. Durante il percorso hanno
recitato il “Rosario della Famiglia”, una selezione di
cinque dei canonici venti misteri in cui si può contemplare
il cammino della famiglia cristiana: infanzia di Gesù, nozze
di Cana, agonia di Gesù, Risurrezione, Eucaristia e
Pentecoste. Ogni mistero è stato introdotto da una
meditazione e da una testimonianza. Le cinque testimonianze
hanno toccato vari temi: dalla sofferenza alla speranza,
dalla carità all’educazione, dall’unicità del matrimonio
cristiano al ruolo della famiglia nella vita pubblica.
Al tramonto i
pellegrini sono arrivati nella piazza antistante il
Santuario di Pompei, accolti da enormi manifesti con
l’immagine di Benedetto XVI che preannunciano il suo
pellegrinaggio in città il prossimo 19 ottobre. Questo
pellegrinaggio è stato quasi una “prova generale” del
viaggio del Papa.
Mons. Gennaro
Pascarella, vescovo di Pozzuoli e delegato dell’Episcopato
campano per la famiglia ha dato il benvenuto ai fedeli in
piazza e li ha guidati nella recita dell’Atto di affidamento
a Maria.
Il
pellegrinaggio si è concluso con la Messa presieduta da
mons. Carlo Liberati, arcivescovo prelato di Pompei e
delegato pontificio. Durante la sua omelia mons. Liberati ha
esortato i fedeli ad elevare alta la preghiera affinché “le
famiglie sappiamo ancora scorgere e trovare in Pompei e in
Italia un mondo d’amore”.
Alla fine di
questa giornata di grazia, a conclusione della Celebrazione
eucaristica, è arrivato il saluto del Papa. Benedetto XVI
nel messaggio ha espresso “vivo compiacimento per il
significativo incontro di preghiera, volto a riaffermare la
bellezza e la peculiarità della famiglia fondata sul
matrimonio cristiano”.
Considerando
la grande e sentita partecipazione di intere famiglie,
l’auspicio è che questo evento diventi un appuntamento
fisso. “Un’ispirazione – ha commentato Martinez –
che è divenuta realtà. Un gesto di popolo che speriamo possa
diventare una tradizione per il nostro Paese, a partire dal
Sud della nostra Italia, spesso ricordata solo per i suoi
difetti, per i suoi mali, per le sue mancanze”. “Consideriamoci
– ha continuato il Presidente RnS – come dei pionieri,
come apripista dello Spirito, così sempre più famiglie
cristiane possano unirsi a noi e decidere di farsi
pellegrini negli anni a venire”.
Antonietta
Oriolo
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